• Produttore: Produttori del Barbaresco
  • Vino: Barbaresco Riserva Montestefano
  • Denominazione: Barbaresco DOCG
  • Vitigno: Nebbiolo 100%
  • Annata: 2004
  • Tit. Alcolemico: 14% vol.
  • Prezzo: > 25 €
  • Url: produttoridelbarbaresco.com
La cantina dei Produttori del Barbaresco è una delle più antiche cantine sociali esistenti. Ad essa, ed al primo fondatore Domizio Cavazza, va ufficialmente il merito del nome “Barbaresco” in etichetta al Nebbiolo coltivato nell’omonima cittadina. Dando così territorialità e lustro sia a questo piccolo borgo che al vitigno, che qui ben si distingue dallo stesso coltivato nella vicina Barolo. Questa cantina vanta inoltre ben nove tra i grandi vigneti o “Cru” del comune, ovvero: Asili, Moccagatta, Montefico, Montestefano, Ovello, Pajè, Pora, Rabajà e Rio Sordo. Il Montestefano in particolare, come si trova scritto nell’Atlante delle Vigne di Langa (Slow Food editore), è uno tra i primi “Cru” ad essere stato vinificato in purezza, il cui nome venne poi riportato in etichetta. È considerato non a torto “il più Barolo tra i Barbareschi” poiché genera vini più strutturati, persistenti e longevi.

Questa riserva 2004 ne è un grande esempio, perfettamente granato, di giusta trasparenza, limpido e dall’unghia mattone. Ruotando il calice si muove con armonica compattezza.

Inconfondibile al naso, china, balsamicità ed una chiara nota mentolata lo caratterizzano. Frutta rossa matura, prugna, cuoio, liquirizia e fini note eteree gli rendono nobiltà, intensità ed eleganza. Profumi di razza, che invitano e rassicurano.

L’assaggio risulta in equilibrio, anche se tannino ed acidità ne sono ancora la colonna portante e ne garantiscono grande longevità. Ha struttura ed eleganza di alto livello. Intenso, colpisce per la fresca bevibilità. In bocca ha piena corrispondenza con il naso, chiude lungo, lasciando piacevoli e freschi sentori di china e menta. Fantastica espressione sia dell’annata, (buona, ma non tra le migliori) che del territorio. Questo “Cru” Montestefano è vivo, fresco e longevo. Da bere e ribere. Ad averne!

In abbinamento ad un secondo piatto come il fagiano alla cacciatora si sposa meravigliosamente, provatelo.
Unico accorgimento è quello di aprirlo almeno 2/3 ore prima. Nel mio caso, inizialmente era chiuso e spigoloso. D’altra parte sono bottiglie che richiedono la giusta attesa, no?
♥♥♥♥+