venerdì 15 ottobre 2010

Pinot Nero Casè 2002 - Alberto Anguissola


  • Produttore: Alberto Anguissola
  • Vino: Casè - Pinot Nero dell'Emilia I.G.T.
  • Vitigno: Pinot Nero
  • Annata: 2002
  • Prezzo: 10/15 €
Avevo già assaggiato questo vino durante una serata con alcuni amici, ma dell’annata 2004. A tutti i presenti colpì particolarmente la sua “puzzetta” che lo caratterizzava, cosa che in certe espressioni di Pinot Nero è sinonimo di grande qualità.

Non soddisfatto di quella esperienza, rimasi con la curiosità e la voglia di risentirlo, e così mi si è presentata l’occasione di provare questo 2002.

Sicuramente, essendo l’annata diversa rispetto al primo vino degustato, non è possibile fare troppi paragoni, soprattutto se si parla di vini come questo che, come scrivono qui, sono “figli del territorio e dell’annata, che si distinguono per le loro caratteristiche peculiari dagli altri”. Inoltre c’è anche da tenere conto del fatto che il 2002 non è di certo tra le vendemmie più felici per tanti vini italiani. Ma le sorprese sono sempre dietro l’angolo e, questa bottiglia, me ne ha dato la conferma.

Siamo in Emilia Romagna, provincia di Piacenza, più precisamente in località Casal Pozzino di Travo, sulle alte colline della Val Trebbia, una delle quattro zone vocate alla viticoltura Piacentina. Alberto Anguissola è un piccolo produttore, che lavora con metodi biologici, anche se non certificati, attento nell’operare in modo naturale sia in vigna, che in cantina, come si può leggere anche qui.

Ma veniamo alla mia degustazione. Nel bicchiere, è di un bellissimo rosso ormai granato con discreta trasparenza, limpidissimo e ancora vivo, con una  massa abbastanza corposa.
 Portandolo al naso, si sentono subito odori di frutta, ribes, amarene, lamponi, magari in confettura, ma anche fiori come la viola e la rosa, poi balsamico. Ma ecco che la sua particolarità arriva: odori di terra bagnata e di campo. Questa la sua “puzzetta” che però, devo dire ho trovato leggermente inferiore rispetto a quella sentita nel 2004. Sicuramente un naso elegante e classico per la tipologia del vitigno.
In bocca entra sicuro e avvolgente, un bel tannino ancora presente e buona sapidità, fattori questi che gli conferiscono ancora longevità. Buon equilibrio con le parti morbide, bel corpo. Un sorso tira l’altro. Deglutendolo, rimane piacevolmente in bocca il suo carattere e i suoi sentori.

Si può abbinare tranquillamente ad una carne brasata, o comunque, ad una preparazione accompagnata da un intingolo succulento, oppure infine a della selvaggina da piuma.

Tre cuoricini abbondanti, meritatissimi!

♥♥♥♡

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