martedì 28 agosto 2012

Bianco dell'Umbria IGT Farandola 2007 - Di Filippo

  • Produttore: Di Filippo
  • Vino: Farandola
  • Denominazione: Bianco dell'Umbria I.G.T.
  • Vitigno: Grechetto - Pinot Bianco
  • Annata: 2007
  • Tit. Alcolemico 14% vol
  • Prezzo: < 14 € - Comprato in enoteca 

Io sono così, quando mi trovo a passeggiare da turista per una città, amo andare a scovare i locali giusti dove si vende vino, quasi per "annusare" l'aria che si respira da quelle parti. A volte mi documento prima, altre chiedo consigli, come in questo caso (grazie Jacopo), altrimenti mi affido al caso. Questa bottiglia, ad esempio, proviene da un week end perugino, precisamente dall'Osteria A Priori. In quell'occasione oltre a fare scorta di alcune bottiglie tra le più rinomate, avevo l'esigenza di scoprire nuove realtà, proprio come quella di oggi.

Il colore non mente, mi trovo di fronte ad un vino sui toni dell'ambra e dal corpo pieno. Al naso è intrigante: miele, camomilla, fiori in infusione e frutta esotica disidratata a cui si aggiungono note gliceriche e di graffite. Il tutto su di un fondo "torbato" ben inserito nel complesso odoroso. Di grande intensità, ha leggeri ricordi di idrocarburi e un esoterismo che affascina.

Ho scritto "torbato", perché all'assaggio, oltre alla sapidità ad un passo dal salato, ha una nota piccante e affumicata proveniente dal legno che ne caratterizza il sorso, rispecchiando così il naso. Pastoso e caldo: i 14 gradi sono presenti, soprattutto in chiusura, con lunghi ricordi balsamici, amarognoli e di arancia caramellata.

Un bicchiere che mi ha stimolato parecchio, soprattutto al naso. Tuttavia, secondo la mia opinione, non ha ancora trovato pienamente la sua strada. Nonostante alcune sfumatura da gestire, risulta comunque un vino piacevole e gustoso. Oppure: forse è interessante proprio per quello!

♥♥


giovedì 23 agosto 2012

Vigneti delle Dolomiti IGT Faye Bianco 1998 - Pojer e Sandri

  • Produttore: Az. Ag. Pojer e Sandri
  • Vino: Faye Bianco
  • Denominazione: Vigneti delle Dolomiti I.G.T.
  • Vitigno: Chardonnay - Pinot Bianco
  • Annata: 1998
  • Tit. Alcolemico 13% vol
  • Prezzo: < 40 € in hotel
Per una lettura più veloce, evitare gli approfondimenti contrassegnati dagli asterischi (seguire i colori).

Alcuni giorni fa, curiosando nelle profondità del telefono, mi sono imbattuto in una vecchia ed ormai dimenticata nota. Leggo: "Faye 98 Pojer e Sandri..." e subito sotto i miei appunti gustativi. Ma si - penso - ora ricordo! L'ho scritta in montagna, quando ero a Plan de Corones a surfare.* Ed è proprio vero, a me capita così: quando leggo un mio scritto, anche se datato, ritorno con la mente a quel momento e le parole mi fanno nuovamente gustare quegli attimi. Non so se mi spiego.

* ... il Faye 98 nel calice è oro vivo, con riflessi intensi. Lo porto al naso timoroso, invece, mi conquista come speravo: intenso di frutta candita come il cedro e l'ananas. Officinale, con note cerate di propoli, di camomilla, di salvia e mallo di noce. Leggeri ricordi di idrocarburi e minerale. Nobile ed autorevole come una dama dell'alta borghesia rinascimentale. In bocca è rotondo, leggermente burroso, balsamico ed "aromatico". Un velluto che carezza il palato. Che buono! Ha sapidità importante che, stemperata dalle morbidezze, lo rende melodia per il gusto. Bevuto in seguito, a temperatura più elevata, gli alcoli e gli zuccheri ne amplificano profumi caldi e polposità. Con l'ultimo bicchiere poi, arriva la commozione.

È la prima volta che assaggio un vino di Mario Pojer e Fiorentino Sandri così invecchiato, ma non avevo dubbi sulla sanità e sulla vita del vino. Anche se era del '98, non certo tra le annate a cinque stelle. Nel sito, sulla scheda del vino, alla voce: durata prevista del vino c'è scritto: 4 - 6 anni. Gli telefonerò dicendo: "Mario; c'è da rivedere il pdf del Faye Bianco. C'è da scrivere 10 - 15 anni!"

Complimenti!

♥♥


*Si perché, almeno una volta l'anno vado a trovare Maurizio e Theodora all'hotel Al Plan. Mi sono affezionato a loro, alle comodità dell'albergo - a due passi dalle piste - per l'ottima cucina e, manco a dirlo, per la bella cantina ricca di tante etichette, tra le quali risaltano quelle d'annata. Andateli a trovare e ditegli che vi mando io e che volete la mia stessa accoglienza. Vi aspetterà una bella sorpresa!


*Era una notte dei primi giorni di gennaio 2012. Fuori, la neve nuova era appena scesa. Eravamo alcuni gradi sotto lo zero ed in lontananza, oltre il paese, le luci dei gatti delle nevi a preparare la montagna per gli avventori del giorno venturo. Il resto era silenzio. All'interno, la rustica sala allestita per la cena, era ghermita di soddisfatti sciatori affamati. Tra i tavoli, si muovevano agili le cameriere tipicamente vestite. Una di esse si dirige verso di noi sorridendo, ci mostra il vino e ce lo serve con perfette movenze della "sommellerie" dicendo: "Faye Bianco 1998 - Pojer e Sandri". E ce lo versa...

lunedì 20 agosto 2012

Sardegna - Tra il mare ed il vino!

Siamo nuovamente in Sardegna, dove quest'anno ho trascorso due settimane bellissime e rilassanti, assieme alla mia compagna. Non solo mare però, prima della partenza infatti, ho pianificato ed organizzato un piccolo "giro enoico" per andare a conoscere di persona i territori, le persone ed i vini di alcune piccole realtà locali. Le stesse realtà di cui mi piace parlare, che amo bere e che voglio sostenere.

Aspettando il tramonto - Villasimius

Non mi soffermerò ora nel descrivere i vini nello specifico o raccontando minuziosamente gli incontri e le persone che ho avuto modo di conoscere. Questo post vuole essere solo un'anticipazione di quello che nei mesi venturi potreste leggere qui.

Tutti, arrivati in Sardegna, si sarebbero precipitati in spiaggia, noi invece un paio d'ore dopo lo sbarco ad Olbia, eravamo in cantina da Giovanni Montisci, a Mamoiada, il famoso paese dei "Mamuthones", dove abbiamo fatto "colazione" - siamo sbarcati alle 7:00 - con campioni da botte del suo Cannonau "Barrosu". Abbiamo degustato il rosato, il rosso e per finire un delizioso Moscato Dolce. I vini? Fantastici, mi hanno veramente molto colpito. Dopo una bella chiacchierata e una piccola scorta di vino per la vacanza, salutiamo Giovanni con la promessa di ritornarci nuovamente il giorno della nostra partenza, per andare a vedere la vigna vecchia e per acquistare altro Barrosu da portare in continente.

Assaggi da botte - Nella vigna vecchia

Ripartiamo. Direzione Villasimius. Passando per l'Ogliastra, rimaniamo colpiti per quanto sia verde e per quanta vigna sia coltivata, immaginando così sia territorio particolarmente vocato. Casualmente poi, passiamo davanti a Perda Rubia (prima volta che il navigatore, sbagliando, mi porta in cantina). Avevo chiamato, sempre a vuoto, quindi ho mandato loro una mail nella quale mi risposero che sarei stato contattato da qualcuno per fissare un appuntamento e che avevano problemi con la linea telefonica. La faccio breve: nessuna chiamata, dopo un'ennesima mia mail, nessuna risposta. Nessuno in azienda. Sono passato anche al ritorno. Niente! L'unica cosa che voglio dire qui, è che ci sono rimasto male e che questa esperienza mi ha fatto riflettere.

Cala Santo Stefano - Villasimius

Per rifarmi dell'accaduto, dopo alcune giornate passate piacevolmente in spiaggia e qualche assaggio serale*, sotto il consiglio di un amico vinofilo e blogger, ho contattato Gianfranco Manca di Pane e Vino. Così, dopo qualche giorno, prendiamo la macchina e ci muoviamo verso Nurri, in provincia di Cagliari. Un viaggio non certo tra i più comodi, perché si è trattato di macinare chilometri su chilometri, salendo e scendendo, fino ad arrivare nelle zone più interne dell'isola. Se all'andata con la luce del giorno tutto è filato abbastanza liscio, camion di bestiame a parte, è stato il ritorno ad essere impegnativo, specie dopo una lunga degustazione unita ad una piacevole e gustosa cena - Pane e Vino è anche agriturismo - e ad un po' di stanchezza accumulata. Siamo arrivati alle 17:00 e siamo ripartiti dopo le 24:00. Una grande esperienza, abbiamo avuto modo di vedere i vigneti, vigorosi e selvatici, i terreni, di parlare non solo con Gianfranco, ma anche con la moglie - eccezionale cuoca - affrontando diverse importanti tematiche legate al vino. Abbiamo degustato e così lentamente chiacchierando, siamo entrati nell'atmosfera, in un mondo,  fatto proprio "di Pane e di Vino".

Bello notare come la pianta si arrampica se lasciata libera - Gianfranco Manca e le vigne che salutano

Ma le sorprese non sono mancate. Grazie a Gianfranco sono infatti venuto a sapere che proprio a Villasimius, c'è un piccolo produttore che da poco produce vino su terreni sabbiosi vicini al mare. E che proprio Gianfranco aiuta e consiglia. Dite che potevo farmi sfuggire anche questa occasione? Ovviamente no e infatti due giorni dopo ho avuto il piacere di conoscere Giuseppe Pusceddu di Meigamma. Due i vini: un rosato e un rosso, da agricoltura biologica certificata, entrambi da uve Cannonau, caratterizzati da bevibilità, semplicità e pulizia. Le situazioni più belle poi, nascono così, per caso, fatto sta che mi sono ritrovato a pranzo con entrambi, concludendo nel migliore dei modi i miei ultimi giorni in Sardegna. Curiosi? Ne leggerete prossimamente.

Infine volevo segnalarvi un paio di indirizzi interessanti nella città di Cagliari. Il primo è l'Enoteca Palestrina, davvero ben fornita di etichette locali, italiane e tra le più famose straniere. Il secondo è una meta imperdibile per gli amanti del buon cibo: il ristorante Dal Corsaro, dove ci siamo fatti deliziare dall'eccellente cucina dello chef Stefano Deidda e dove ho avuto il piacere di conoscere e farci guidare nella selezione dei vini dalla signora Giuseppina Pilloni, madre dello chef e presidente regionale AIS Sardegna.


*Bottiglie interessanti assaggiate:

- Karmis bianco Tharros IGT - Contini. Fresco e di grande bevibilità.

- Perda Pintá Barbagia IGT - Giuseppe Sedilesu. Da uve Granazza con macerazione. Intensità, estrazioni, potenza, carezza e bevibilità. Non per tutti, sicuramente per gli amanti dei macerati biodinamici.

- Dettori Bianco Romangia IGT - Tenute Dettori. Il Vermentino. Se ne trovate un altro uguale, ve ne pago una cassa!
- Renosu Bianco Romangia IGT - Tenute Dettori.  Poca spesa, massima resa!

Chimbanta e Battoro (passito) Romangia IGT - Tenute Dettori. La Monica passita è incredibilmente intensa e succosa, provare per credere.
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